Francesco Proia
Il nido della follia
2015
Pag. 284
Anfiteatro Editore
L'Aquila - 1956 - ospedale psichiatrico di Collemaggio: Danilo e il suo
superiore, due funzionari ministeriali, devono indagare sulle strane
voci riguardanti la struttura manicomiale aquilana. Il ragazzo si ritroverà tra gli orrori di un manicomio, ambiente
oppressivo e violento, dove avrà la possibilità di comprendere meglio
tutte le sfumature della pazzia umana. Confrontandosi con il suo
superiore, all'ultima ispezione prima del pensionamento, capirà che
dietro la paura della pazzia, spesso si nasconde il rifiuto della
diversità e che il manicomio in molti casi non è un luogo di cura, bensì
di segregazione, isolamento e cronicizzazione di quella "vergogna"
sociale con cui è sempre stata bollata la malattia mentale. Danilo
interpreterà la scienza medica con occhi nuovi e capirà il perché, nella
medicina come nella vita, non sempre è meglio curare.
Pian piano la storia del romanzo s’intreccerà con quella del
capoluogo abruzzese, mentre fuori infuria la tempesta più violenta degli
ultimi cento anni che costringerà i protagonisti e inevitabilmente
anche i lettori di quest'avvincente thriller, a rimanere bloccati tra le
mura del manicomio, museo degli orrori e sala d'aspetto della morte.
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