Luigi Schettini
Qui giaccio
2015
Pag. 240
Golem Edizioni
Tom Sermon, famoso coroner di Winnipeg, giunge a Roma con la sua
famiglia, per godersi una breve e tranquilla vacanza. Non appena atterra
in Italia, però, viene raggiunto all’aeroporto dal commissario Giacomo
Negri che gli propone di collaborare attivamente ad un caso molto
particolare, verificatosi nel cimitero monumentale del Verano.
Quell’apparente quiete iniziale non tarderà ad essere sconvolta: Tom si
ritroverà immerso in un'indagine agghiacciante, che vede per
protagonista un sadico serial killer che martirizza le proprie vittime,
imbalsamandole vive, seguendo un atroce rituale, e recitando prima di
ogni omicidio un canto di Nietzsche (il Canto del Capraio), che inizia
proprio con la frase “Qui giaccio...”. Un'avventura da brivido che fonda
le sue radici nel passato, in un salto a ritroso nel tempo di circa
vent’anni, quando un fatto di sangue innesca un inarrestabile spirito di
vendetta. Si tratta della sfida più difficile che Sermon abbia mai
accettato. Un viaggio contornato da morte, sospetti e paure, che obbliga
tutti a guardarsi alle spalle e a domandarsi chi sarà il prossimo a
morire.
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