Massimo Torre
Chi ha paura di Pulcinella?
2014
Pag. 222
e/o edizioni
Pulcinella è tornato. Era molto tempo che
mancava dalle scene. Troppo tempo. Senza di lui la città era come
senz'anima. Predata, svuotata, vilipesa. Pulcinella è tornato. Per
ridarle la sua forza primigenia, la sua vena di follia creativa.
L'orgoglio della diversità, del pensiero che fugge verso l'orizzonte del
mare. Con questo primo romanzo Massimo Torre inizia una serie di gialli
con al centro il personaggio di Pulcinella rivisitato in chiave
contemporanea, genere supereroe. Della maschera tradizionale vengono
ripresi alcuni caratteri come quello di Pulcinella-giustiziere che
sbeffeggia i potenti, ma in questo romanzo Pulcinella si muove in una
Napoli di oggi oppressa dalla camorra, una Napoli purtroppo molto vera
dove albergano prepotenza e violenza. Siamo al rione Sanità dove domina
incontrastato il clan degli Sparaco. Gente spietata che mura vivi i
propri avversari nelle fondamenta dei palazzi, tiene schiave donne
straniere e giovani del quartiere per i propri nefandi piaceri e per la
prostituzione, stringe criminali alleanze con multinazionali dei farmaci
per realizzare profitti enormi avvelenando la propria gente. È in
questo scenario tratteggiato a forti tinte, ma anche molto realistico,
che un giorno appare Pulcinella il giustiziere. Si muove velocemente
nella Napoli sotterranea, decine di chilometri di vecchie strade e
passaggi ora sepolti, è un abilissimo hacker che riesce a entrare nei
computer dei criminali, è un maestro di arti marziali.
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