Ippolito Edmondo Ferrario
Il collezionista di Apricale
Fratelli Frilli Editori
Deluse
le speranze di chi lo credeva definitivamente archiviato dopo
l’indagine sul pietrificatore di Triora, il detective gallerista
Leonardo Fiorentini è tornato. Più giurassico e coriaceo che mai.
Nostalgico e fascistoide quanto basta. Fiorentini si prepara a
naufragare nuovamente nel tranquillo entroterra di Ponente per turbare
la paciosa provincia imperiese con un’indagine dai contorni più roventi
di un ferro da stiro Rowenta (per chi non si accontenta).Giunto da
Milano direttamente ad Apricale sulle tracce di una collezione di
dipinti, si troverà, suo malgrado, a scoperchiare un vaso che in quanto a
sorprese non ha nulla da invidiare a quello della leggendaria Pandora:
vecchi collezionisti di quadri, avvocati dal grilletto facile,
appassionati del sesso sadomaso, seguaci dello zio Adolfo (in arte
Führer), fanciulle da salvare (e da violare), rincoglioniti assortiti.
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