Nello Rubattu
Nuddadifà
2015
Pag. 264
Arkadia
Un investigatore sgangherato quanto pochi. Tutti lo conoscono con il
nomignolo affibbiatogli nella notte dei tempi: “il cavaliere”. Ex
poliziotto, ex pugile, ex marito, la sua instabile serenità viene rotta
un bel giorno da un gruppo di donne che viaggiano oramai per gli anta,
in cerca di una soluzione al mistero che le assilla: chi ha ucciso
Nuddadifà? Perché, per queste ultraquarantenni cui la vita ha regalato
molto poco, il buon Angelo Manca, trovato morto in una pineta
frequentata da prostitute, ha rappresentato un momento di fuga, un uomo
galante che non sapeva negarsi mai. Per questo il cavaliere, messo alle
strette, decide che una verità, dopotutto, queste signore se la
meritano. Ma per giungere alla comprensione di un delitto strano e dai
contorni da subito misteriosi il cavaliere necessita di tutto l’aiuto
che possono fornirgli le sue conoscenze: ed ecco affacciarsi sulla scena
papponi, tossici, donne di strada, dottorini con strani vizietti,
personaggi di un sottobosco che lui conosce a menadito. Tra loro ci sarà
qualcuno in grado di dargli utili informazioni? Oppure riuscirà, come
al solito, a cacciarsi in un mare di guai? Con uno stile ricco di
prestiti, contaminazioni, rimandi al vernacolo popolare e dialettale,
Nello Rubattu costruisce una storia dei nostri tempi, a volte grottesca,
altre volte drammatica, a tratti comica, ma figlia comunque di una
società in preda alla più nebulosa confusione,in cui malaffare,
disonestà, perbenismo, pulsioni incontrollabili si uniscono a moti di
generosità e grandezza d’animo.
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