Yasmina Khadra
Cosa aspettano le scimmie a diventare uomini
2015
Pag. 306
Sellerio Editore
Una giovane studentessa viene assassinata nella foresta di Bainem, alle
porte di Algeri. E "nuda dalla testa ai piedi. E bella come solo una
fata fuggita dalla tela di un artista [...]. Mirabilmente truccata, con i
capelli costellati di pagliuzze luccicanti, si direbbe che la tragedia
l'abbia colta di sorpresa nel bel mezzo di un banchetto nuziale".
Intorno a lei il mondo, la città, si risveglia. Invece, "la Bella
Addormentata ha chiuso con le favole. Ha smesso di credere al principe
azzurro. Nessun bacio potrà resuscitarla". A dirigere l'inchiesta è
chiamata Nora Bilal, una donna onesta e combattiva, che ha scelto di
ignorare il pericolo che si corre in una società governata da squali e
predatori, assetati di potere. Nora si trova ad affrontare uno degli
"intoccabili" che controllano l'Algeria di oggi in ogni settore, figure
di potere che mai vengono menzionate ma che tutti conoscono. Inizia così
un viaggio nel lato oscuro di un paese stremato dalla corruzione,
afflitto dall'ingordigia della classe dirigente e dei suoi complici. Un
paese in cui, afferma un personaggio, "i nostri giovani non sanno cosa
sia un turista o un cinema, i nostri vecchi dimenticano quello che sono
stati, la nostra patria è sequestrata e le nostre speranze messe alla
berlina. Una scimmia in gabbia ha più dignità di noi in spiaggia". E
proprio riflettendo su questa umiliazione, Khadra reinventa ancora una
volta la narrazione di genere, unendo le caratteristiche del romanzo
noir a una denuncia e a una chiamata alle armi.
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