Umberto Lenzi
Il clan dei miserabili
2014
Pag. 170
Cordero Editore
Roma, primavera 1947. A Cinecittà sono in corso le riprese del film "I
Miserabili", diretto da Riccardo Freda e interpretato da attori come
Gino Cervi e Valentina Cortese. Qualcosa, però, non va come dovrebbe.
Sul set viene ritrovato il cadavere di Tiberio De Santis, individuo
equivoco, già sentimentalmente legato a una funzionaria della "Lux
Film". È un omicidio passionale, una questione di debiti, o ancora c'è
in ballo qualcosa di ancora più grosso? Per risolvere il mistero, il
produttore del film si affida a Bruno Astolfi, ex commissario di polizia
radiato ai tempi del fascismo per la sua ostilità al regime e diventato
un affidabile detective privato. Tra labili indizi e false piste,
Astolfi si muove nel sordido sottobosco della malavita romana del
dopoguerra, senza trascurare il mondo patinato della cinematografia.
Quando, però, vengono compiuti nuovi efferati omicidi, comprende che
l'inchiesta sarà molto più complessa del previsto. Una caccia
implacabile e caparbia lo porterà infine sulle tracce dell'assassino e
delle sorprendenti verità celate dai delitti.
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