Silvana Gandolfi
I più deserti luoghi
2015
Pag. 307
Ponte alle Grazie
Finalista premio Rapallo Carige 2015
Olga Misurati, una donna di quarantasette anni, è scomparsa nel nulla da
oltre due settimane. Il portiere del suo palazzo, preoccupato,
rintraccia uno zio. L'appartamento è deserto: Olga ha lasciato solo una
valigia aperta, come se stesse per partire per chissà dove, e un diario,
dove racconta i suoi ultimi mesi. Solitaria, dimessa, ha dedicato tutta
la sua vita al fratello, Leandro, con cui vive nella grande casa di
famiglia: dopo la morte della madre, devastata dalla depressione, il
padre si è rifatto una vita in Australia. Olga accudisce il fratello
disabile e quasi cieco, risvegliatosi per miracolo da un coma durato
dieci anni. Fra le tante stanze disabitate dell'appartamento, dove regna
un "silenzio plumbeo e misterioso", una in particolare racchiude un
universo segreto. Dietro una porta blindata, nascosta a sua volta da un
vecchio arazzo, si trova la "sala gialla", dove nulla può filtrare dal
mondo esterno. È un luogo magico, un tempio dell'interiorità, dove spira
"un alito freddo" e indefinibile, l'oro delle tappezzerie sbiadito dal
tempo. È qui che Leandro si trasforma: investito da una sorta di potere
sciamanico, coinvolge la sorella nel "Gioco", in cui evoca paesaggi
illusori ma estremamente vividi. Ma cos'ha spinto Olga alla fuga? Quali
segreti ha affidato alle pagine del suo diario? Cosa nasconde il
rapporto morboso tra fratello e sorella? Un noir psicologico di rara
intensità, fra ambienti goticamente moderni, teatro di solitudini
irrimediabili, quotidiane.
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