Umberto De Agostino
Manzoni e la spia austriaca
Fratelli Frilli Editori
Nell’estate
del 1858 il conte di Cavour incontra l’imperatore Napoleone III per
convincerlo ad affiancare il Regno di Sardegna nella guerra contro
l’Impero austriaco. L’operazione va in porto e il conte mette in allerta
il marchese Arconati Visconti, a capo del “circolo di Cassolo”, luogo
di ritrovo per patrioti, cospiratori e intellettuali del calibro di
Alessandro Manzoni. Proprio il padre dei Promessi sposi giunge in
Lomellina, ospite del marchese. Nel palazzo di Cassolo arriva anche il
colonnello Enrico Strada, confidente del ministro della Guerra, Ferrero
della Marmora.
E
in quei giorni d’estate, una spia inviata dal governatore del
Lombardo-Veneto, terra al di là del Ticino soggetta all’Impero
austriaco, s’insinua nel “circolo di Cassolo” scompaginando le carte dei
patrioti lomellini. Attraverso una Mortara occupata nella primavera
successiva dalle truppe del feldmaresciallo Gyulai, si arriverà al colpo
di scena finale sulle sponde della Sesia.
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