Paolo Roversi
Solo il tempo di morire
2015
Pag. 461
Marsilio
Prima
che Milano diventi la città da bere qualcuno deve conquistarsi il
proprio posto al sole sotto la Madonnina. In lizza ci sono tre banditi
con le rispettive batterie, e uno sbirro cocciuto e implacabile pronto a
contrastarli. Sullo sfondo, la Milano degli anni Settanta e Ottanta, la
città rossa, teatro di una lotta senza quartiere per la supremazia fra
grandi organizzazioni criminali e nascenti bande spietate. Ognuna col
proprio sogno terribile e ambizioso: Faccia D'Angelo, il Catanese e il
bandito dagli occhi di ghiaccio, tre uomini molto diversi che si
contendono la supremazia su una metropoli fatta di rapine e gioco
d'azzardo, di bische e rapimenti, di bordelli di lusso e di ruffiani, di
bombe e morti ammazzati, di camorristi e mafiosi, di donne bellissime e
pericolose, di auto potenti e abiti sartoriali ma, soprattutto, di
fiumi di cocaina e denaro. Un romanzo che è una corsa a perdifiato dal
1972 al 1984, dodici anni di storia criminale che hanno cambiato faccia
alla città e all'Italia. La sanguinosa epopea della mala milanese nel
"romanzo criminale" della metropoli lombarda.
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