Marco Vichi
La forza del destino
2014
Pag. 378
TEA
È
la primavera del 1967. L'alluvione di novembre, con il suo strascico di
tragedie e di detriti, sembra essersi placata e Firenze comincia di
nuovo a respirare. Ma non il commissario Bordelli. Per lui non c'è pace
dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull'omicidio di un
ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è
stato costretto alla resa con un "messaggio" molto chiaro: lo stupro di
Eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una
relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui
più care. Sconfitto e amareggiato, Bordelli si è dimesso dalla polizia e
ha lasciato San Frediano. Che altro avrebbe potuto fare? si chiede nel
silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto
sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini?
Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei
boschi, imparando a far crescere le verdure nell'orto. Il pensiero di
quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona.
Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre
inaspettatamente l'occasione di fare i conti con il passato, e Bordelli
non si tira indietro.
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