sabato 2 luglio 2016

Aldo Vetere: Le sei mosse del pettirosso

Aldo Vetere

Le sei mosse del pettirosso


2016

Pag. 284

Ad Est dell'Equatore






15 Agosto 1780. Nella notte, le acque di Sicilia vedono una barca portare in salvo "lu pittirussu", pericoloso capobanda trapanese, fino a poche ore prima destinato all'ergastolo nel carcere di Favignana. La libertà gli arriva inattesa e a caro prezzo: dovrà rischiare la vita per realizzare il disegno di un uomo in cerca di vendetta e versare il sangue di molti per arrivare a quell'unico sangue che nessuno può versare senza un miracolo. Il Sangue di San Gennaro, nella Capitale del Regno. La fuga è solo la prima delle "sei mosse del pettirosso" che lo porteranno a partecipare, irriconoscibile, allo sfarzo della corte di Ferdinando IV di Borbone, amare una donna pericolosa, compiere ogni azione per recuperare le chiavi della cripta di San Gennaro, trafugarne il sangue e incrociare i suoi passi con i seguaci di San Sossio e la loro convinzione che non sia solo di San Gennaro il sangue nell'ampolla. A reggere i destini di tutti è Tano Santoanastasi, l'insospettabile barbiere di Favignana; colui che a furia di alimentare le indiscrezioni e le maldicenze dei concittadini, conosce il potere del ricatto. Saranno l'intelligenza e la caparbietà dell'ex colonnello della Gendarmeria Borbonica Camillo Del Giudice a mettersi sulle tracce dell'assassino e inseguirlo, attraverso falsi misteri e vere magie, nel dedalo di vicoli della città di Napoli, fino alla cripta in cui gli attori si ritroveranno a giocare la scommessa del sangue versato. Ma di chi, questa volta?

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