venerdì 13 maggio 2016

Maurizio Malavolta: Quell'ultima mano di poker

Maurizio Malavolta

Quell'ultima mano di poker


2016

Pag. 230

Damster






Modena. Una ragazzina, figlia del direttore di una televisione locale, realizza una grossa vincita al video-poker e scompare. Si teme un rapimento, tesi rafforzata dall’interesse manifestato nei sui confronti dalla criminalità organizzata. Avrebbe inventato un’app per il telefonino in grado di far saltare il banco di una delle attività lecite-illecite più redditizie, la gestione del gioco d’azzardo. Il padre, terrorizzato, chiede ad un collega giornalista sportivo, Franco Astolfi, di occuparsi del caso. E’ un amico, anzi qualcosa di più. Ha un passato violento e segreto, ma accetta di indagare. Franco mette insieme uno strano gruppo di collaboratori, una ragazza uscita da una brutta storia di violenza, un operatore tv amante della birra e del rock pesante, un caporedattore collerico e geniale. Sa di avere poco tempo, è un caso che o si risolve in fretta o si risolve in tragedia. In più ha un interesse tutto personale che lo spinge ad impegnarsi al massimo. La collaborazione con la polizia non è semplice e l’indagine si complica quando entra in campo un assassino di donne, brutale e spietato. In più Astolfi se la deve sempre vedere col suo passato, che ritorna in ogni sua azione e che mette a rischio il ritrovato rapporto con la sua donna. In questa storia nessuno è del tutto buono, ma qualcuno è davvero molto cattivo. Le vicende si intrecciano, il quadro diventa sempre più complesso e poi, quando tutto sembra ricomporsi, Franco si accorge che rimane ancora da giocare quell’ultima mano di poker…

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