Pietro Leveratto
Il silenzio alla fine
2016
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Sellerio
Le vicende degli uomini sono annodate con la storia e la cronaca dei
tempi che le vedono accadere, e se la volontà possa più del destino è la
domanda che si pone Gaspare Tiralongo, un fascista della prima ora che
non ha fatto carriera, quando nel 1932 viene mandato a New York per
conto del Duce. Una missione dai contorni misteriosi, forse solo una
scusa per allontanarlo dall’Italia. Sono i giorni nei quali l’America è
scossa dal drammatico rapimento di baby Lindbergh e nelle pagine dei
quotidiani trova poco spazio la notizia dell’omicidio di un famoso
direttore d’orchestra italiano. Sarà l’agente federale James Palamara,
detective senza passione che preferirebbe restarsene a lavorare nei
laboratori di criminologia appena istituiti da Edgar J. Hoover, a dover
condurre l’inchiesta su un delitto senza mandanti né movente, in
equilibrio sul filo sottile che dal Metropolitan Opera House, dove
nessuno è per quello che vuole apparire, porta alle zone malfamate di
East Harlem, dove nessuno vuole apparire per quello che è.
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