Lorenzo Silva
La linea del meridiano
2014
Pag. 347
Guanda
Stavolta per il brigadiere Bevilacqua non si tratta di una vittima
qualunque. L'uomo che viene trovato impiccato sotto un ponte dopo aver
subito umilianti torture è il sottotenente Robles, un tempo amico di
Vila, suo maestro e mentore: l'uomo che gli ha insegnato tutto. Insieme
all'inseparabile sergente Virginia Chamorro, sempre più efficiente e
sicura di sé, e al novellino Arnau, Bevilacqua si trova tra le mani un
caso che lo porta dalla consueta Madrid alla Barcellona del suo passato
professionale e sentimentale, una città dove è stato immensamente felice
e poi terribilmente triste. Ben presto appare evidente che Robles, per
arrotondare la magra pensione pubblica, aveva accettato di lavorare per
un'agenzia di sicurezza privata dietro cui si nascondevano traffici poco
chiari, con implicazioni che svelano un mondo di corruzione e
malaffare, di sfruttamento della prostituzione e di spaccio di droga,
che coinvolge anche vari membri della Guardia Civil. Così, sullo sfondo
livido di una Spagna travolta dalla crisi, Vila arriverà alla resa dei
conti con la memoria e dovrà aprirsi con l'inossidabile Chamorro,
insospettita dalle sue reticenze. E la loro indagine, mai tanto
circostanziata, si chiuderà con colpo di scena. Oltre che con l'addio di
Vila a un grande amore.
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