Mino Milani
Storia ingrata
2015
Pag. 112
Effigie
Uno studente in Farmaceutica con molte assenze, sighnorine belle ciccione
e una vedova gentile che gestisce una pensione… Tra cortili fioriti e
acciottolati lindi Melchiorre Ferrari si misura con questi e altri ben
più inquietanti personaggi, durante un’insolita indagine, in cui si
trova a leggere lettere profumate e sgrammaticate, ma anche altre
lettere senza profumo e molto ben scritte. L’Imperial Regio Commissario,
frastornato anche da altri odori assai più sgradevoli, svolge il suo
compito e scopre verità scomode. Con i suoi metodi poco ortodossi – che
«dovrebbero insegnarli anche a Vienna» – riuscirà Melchiorre a mettere
il punto finale a questa storia, per lui troppo ingrata? Riuscirà il
Commissario ad assicurare alla giustizia i responsabili dei terribili e
incomprensibili accadimenti?
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