Giorgio Ronco
A morte piacendo
2015
Pag. 248
Giovane Holden Edizioni
Il tragico e fallimentare epilogo del caso del cacciatore, il suo primo
caso di omicidio, fa cadere l'ispettore Armelie Bernardi in una profonda
crisi. Solo l'arrivo di una nuova, agghiacciante serie di delitti
sembra pian piano farla uscire da quella spirale di degrado che pare non
avere fine. È il caso del finanziere, un feroce assassino che fa strage
di consulenti finanziari e che ben presto si impossessa delle pagine di
cronaca nera. Il finanziere, dà vita a una vera crociata contro il
mondo finanziario. Una folle impresa, condotta sotto il costante
incombere della morte. Avvicina le sue vittime ricorrendo a dei geniali
travestimenti, per poi ucciderle di notte, mentre stanno rincasando, con
un colpo di 22 alla nuca. Un'esecuzione. Quindi firma le sue imprese
mettendo loro in tasca un foglio con la cronaca di un vecchio crac
finanziario, e avente in calce la scritta Redde Rationem (rendi conto).
Calato in un ambiente provinciale, Pordenone, il romanzo offre un
impietoso spaccato sul mondo delle piccole agenzie pubblicitarie,
oltreché su quello della bassa finanza nazional-popolare. Caratteristica
di Giorgio Ronco è quella di non dare eccessiva importanza all'identità
dell'assassino, svelata già dopo i primi capitoli, quanto al modo in
cui la storia viene a svilupparsi fino al crescendo finale.
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