Filippo Genzini
Lo scrittore di romanzi rosa
2015
Pag. 400
Robin
Chi era Sebastiano Filippi? Un famoso scrittore in declino o piuttosto 
un genio capace di reinventarsi in età già avanzata in un genere a lui 
non famigliare? Un marito, compagno e amante attento oppure uno 
sciupafemmine senza alcun rispetto per i sentimenti altrui? Un amico 
fedele e generoso o un uomo cinico pronto a voltare le spalle a chi ha 
bisogno d'aiuto? Difficile per il commissario Zarotti e l'ispettore 
Disanzio farsi un'idea della personalità della vittima interrogando 
tanto la moglie e i figli quanto i collaboratori e gli amici. Come se la
 sua forte personalità rifiutasse qualsiasi tipo di classificazione e 
stereotipo da parte di chi ha avuto modo di conoscerlo. Pochi allora i 
punti fissi nell'inchiesta sul suo omicidio che vede impegnata la 
squadra omicidi e Alessandra Federichi, il magistrato preferito di 
Zarotti: il luogo, l'ora presunta e le cause della morte. Nessun 
sospetto, invece, né un indizio o un movente. Parte allora come di 
consueto in salita l'indagine sulla morte dello scrittore, la cui 
immagine e il cui destino verranno ricostruiti con pazienza, un tassello
 alla volta, da parte del medico legale, degli uomini della scientifica,
 questa volta particolarmente ispirati, nonché dai componenti della 
squadra omicidi, determinati a non lasciare il crimine e il suo 
responsabile impuniti. Nonostante qualche piccolo colpo di scena capace 
di rimescolare le carte.
 

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