Vito Faenza
Il terrorista e il professore
2014
Pag. 117
Spartaco Edizioni
Il rapimento di un assessore regionale. L'intreccio tra malavita,
terrorismo e politica. Un boss che detta le regole del gioco. Il ruolo
equivoco dei servizi segreti. Una tenera storia d'amore. I dubbi che
lacerano chi, in nome di alti ideali, scende a compromessi e sceglie la
strada della violenza. Sono alcuni degli ingredienti del romanzo "Il
terrorista e il professore" che, traendo ispirazione da fatti veri,
assume pieghe del tutto originali. Il set principale dove si svolge
l'azione è un carcere di massima sicurezza dove è rinchiuso don
Vittorio, meglio conosciuto come il Professore, capo indiscusso della
cosca. C'è Napoli, teatro dell'agguato dei terroristi che rapiscono un
politico locale, personaggio chiave nella gestione dei fondi per la
ricostruzione post terremoto dell'Ottanta. E c'è Milano, città dove
prende forma la trattativa segreta tra Stato e camorra per la
liberazione dell'ostaggio. Il penitenziario diventa crocevia di
esponenti dell'intelligence, affiliati al clan e governanti ambigui. Il
boss tesse la trama dei rapporti, fissa condizioni e tempi degli
interventi, tiene in pugno e ricatta esponenti istituzionali, stringe
amicizia con un sindacalista brigatista che, per amore della sua
compagna, si è consegnato alle forze dell'ordine...
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