Maurizio de Bonfils
Al massimo una vita
2014
Pag. 240
Gelsorosso
L'incredibile risveglio di Francesco, il protagonista del romanzo, pone
dinanzi ai suoi sbigottiti occhi degli inquietanti interrogativi: chi
sono diventato e chi sono quelli che mi circondano? Mia moglie e i miei
figli dove sono? Così, senza sapere perché, si ritrova a vivere la vita
di un altro con il profondo e sentito rimpianto della propria passata
esistenza che, invece, non gli appartiene più. Gli eventi, assolutamente
impensabili, incalzanti e pericolosi del suo nuovo mondo prendono
subito il sopravvento. La vita si snoda, non voluta ma accettata,
percepita con una sensibilità acuita dalle circostanze, con nuovi sapori
odori gioie e piaceri non cercati, ma anche con dolori ansie e paure
mai provate. Dovrà salvare la sua nuova vita per non morire un'altra
volta. Nel romanzo, di sfondo all'avventura di Francesco, si dipanano
vere e forti, lente e dettagliate, quasi un silente coprotagonista, le
immagini della terra in cui vive. Della sua città, Bari, con la sua
controversa realtà, l'azzurro del suo cielo, la sua campagna che è una
striscia verde tra il bianco della pietra e il colore intenso del mare.
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