Giorgio Manacorda
Il cargo giapponese
2014
Pag. 168
Voland
Un cargo battente bandiera giapponese si schianta su una banchina del 
porto di Cagliari. È completamente vuoto: nessun carico e niente 
equipaggio. Sembra una nave fantasma. Il questore di Cagliari chiama a 
indagare un suo antico compagno di corso, il commissario poeta 
Sperandio, che vive esiliato tra i monti della Barbagia, senza amici e 
senza una donna, in simbiosi con il suo cane. Il modo di procedere di 
Sperandio è poco ortodosso, al limite della follia - eppure si comincia a
 intravedere la soluzione. Prima di risolvere l'enigma dovranno morire 
dieci giapponesi. E dovrà nascere un amore.
 

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