Ben Pastor
Kaputt mundi
2015
Pag. 559
Sellerio Editore
Lo sbarco di Anzio è da poco avvenuto e le truppe tedesche occupanti
sentono la morsa degli Alleati. Si intensificano le azioni dei patrioti.
Sono i giorni lugubri delle Fosse Ardeatine. L'infernale 1944. Martin
Bora, giovane maggiore dei servizi segreti della Wehrmacht è venuto in
missione a Roma. "Caput mundi", la tenera città che gli era familiare da
giovanissimo aristocratico, è ora una fosca città aperta, "sotto
assedio dall'interno". Nel suo animo e nel suo corpo la guerra ha inciso
a sangue. Ha perso la mano sinistra in un'azione dei partigiani; il
fratello, compagno di un'infanzia dorata, è caduto con il suo aereo in
Russia; Dikta, la bella moglie altera, è lontana. In quest'atmosfera,
una giovane segretaria dell'ambasciata tedesca s'è sfracellata al suolo
dalla finestra di casa sua, al quarto piano. Potrebbe passare per un
suicidio o per un incidente, se non fosse che le chiavi
dell'appartamento chiuso non si trovano dentro casa. Inoltre, il delitto
offrirebbe certe occasioni alla polizia italiana. Nell'inchiesta che
inizia, mentre si occupa di più importanti affari di intelligence, Bora
ha al fianco l'ispettore Sandro Guidi che il questore capo ha chiamato
per chiudere in fretta il caso. Ma al contrario le indagini proseguono.
Altri delitti coinvolgono capi nazisti, cardinali, gerarchi italiani,
salotti altolocati. Bora, e accanto a lui Guidi con cui s'è rafforzata
una amicizia piena di discrezione, procedono sull'orlo dell'abisso...
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