Scott Blackwood
Una così breve distanza ci separa
2015
Pag. 219
Ponte alle Grazie
Austin, Texas, una sera d'autunno inoltrato. Zadie, Elizabeth e Meredith
stanno chiudendo la gelateria in cui lavorano. Entrano due uomini.
Pochi minuti dopo il locale è in fiamme, le tre ragazze sono sul
pavimento, legate, nude. Uccise. Le indagini sono difficili: l'incendio e
l'acqua hanno cancellato ogni traccia; gli assassini sono spariti nel
nulla. La vita di chi resta è stravolta per sempre, e sono i
sopravvissuti i protagonisti di questo romanzo a più voci: da Kate,
madre di due delle ragazze uccise, a Hollis, veterano della guerra in
Iraq dalla mente confusa che vive per strada nella sua "macchina
decorata", a Jack, il pompiere che per primo è entrato nella gelateria
incendiata, a Michael, che quella notte doveva solo fare il palo e
guidare la macchina... Ognuno di loro deve convivere coi propri
fantasmi, e i fantasmi stessi, le ragazze, di tanto in tanto prendono la
parola, in capitoli di grandissima forza emotiva. "Una così breve
distanza ci separa" è anche un giallo, ma è molto più di questo. È la
descrizione di una comunità toccata dalla violenza più brutale, dei suoi
tentativi di andare avanti e della sua necessità di fare i conti con
l'inconcepibile.
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