Roberto Balsarin
Ombre di cuoio
2014
Pag. 96
Arpeggio Libero
Svogliato, pigro, ironico rockettaro, Bob Corso ciondola maldestro nella
sonnacchiosa provincia friulana in un andirivieni di sonore sbronze.
Senza convinzione, accetta l'incarico proposto dai suoi datori di
lavoro: i fratelli Gallo, titolari dell'omonima finanziaria, attempati
criminali della mala milanese degli anni '70. Corso si troverà a dover
recuperare tre milioni di euro, concessi incautamente in prestito
all'affascinante Maria Scala, imprenditrice nel fiorente settore dei
mosaici. Tra i meandri di un insolito Friuli, Bob si muoverà, tra
picchiatori, beffardi sbirri, motori caldi, sangue e sesso. Un
inconcludente "eroe" balordo, assorbito e tritato da un meccanismo
paranoico, oliato dai suoi stessi insuccessi.
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