Paolo Balboni
Alvise e il corpo nell'ascensore
2015
Pag. 210
La Toletta Edizioni
Piano nobile del palazzo di un dipartimento di Ca' Foscari, l'università
di Venezia. Un urlo. Gli studenti escono dalle aule e urlano ancora più
forte: l'ascensore si è aperto e ne è uscito il corpo di una ragazza.
Strangolata, diranno da lì a poco i medici. Polizia, indagini, tutto
come da routine: non si arriva a nulla. Ma Alvise, uno studente curioso,
disordinato, sempre in ritardo, sassofonista a tempo perso, trova in
qualche modo l'ordine mentale e il tempo necessario per un'indagine
parallela. Inizia così un viaggio che lo porterà, tra traffico di statue
antiche e di clandestini d'oggi, a scoprire un mondo parallelo a quello
che tutti, turisti, studenti e abitanti, vedono a Venezia. E ci
condurrà in una Venezia diversa dal palcoscenico del Carnevale, vista
con gli occhi e descritta con la lingua di un ventenne che scopre la
realtà, e che, con un coltello puntato alla gola, capirà chi è il vero
assassino.
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