John Grisham
L'avvocato canaglia
2015
Pag. - - -
Mondadori
Non si può certo dire che Sebastian Rudd sia un avvocato come tutti gli
altri. Non possiede uno studio vero e proprio, ma il suo ufficio si
trova a bordo di un grande furgone nero blindato dotato di vari comfort –
wi-fi, un frigorifero pieno di superalcolici, delle comode poltrone e
un buon equipaggiamento di armi. Non ha soci in affari, ma accanto a lui
c'è sempre un uomo, che lui chiama Partner, armato fino ai denti, che
gli fa da autista, guardia del corpo, confidente, impiegato e caddy,
quando gioca a golf. Sebastian ha anche una ex moglie che non smette mai
di procurargli guai e un figlio piccolo che non vede tanto quanto
vorrebbe. Sebastian Rudd difende i peggiori criminali, i casi disperati,
in poche parole tutte quelle persone che nessun avvocato si sognerebbe
di avvicinare. Insomma, fa il lavoro sporco. Ritiene che ognuno abbia
diritto ad avere un processo equo, anche a rischio di diventare lui
stesso il bersaglio dei suoi assistiti e di essere costretto a sua volta
a usare metodi poco ortodossi. Sebastian odia le ingiustizie, detesta i
poteri forti e si prende gioco delle istituzioni. Narrato in prima persona, L'avvocato canaglia
racconta la vita professionale e privata di un vero anticonformista, un
uomo sarcastico, eccessivo, arrogante, scaltro, ma molto umano, uno dei
personaggi più riusciti dei romanzi di John Grisham.
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