Edmondo Tucci
Il sacrificio
2015
Pag. 304
Kimerik
Quell’odore di copertoni bruciati, il caldo nelle narici e il sudore
acido di adrenalina. La polvere da sparo e l’urto di una deflagrazione
vicina. Avevo le dita pallide, strette attorno a un e-book che si
materializza ora in carta e ossa tra le vostre mani, quando riemersi
dall’inseguimento. Chiamai subito Edmondo Tucci per complimentarmi
entusiasta. «Sono contento che ti sia piaciuto! I pochi inseguimenti che ho fatto sono stati proprio così…», mi rispose lui, allegro. Quel
che dovete sapere di questo libro è nella risposta gioviale di un
Autore che, senza la presunzione di un tecnico o il gergo di un soldato,
ha saputo infondere nel racconto tutta la verità degli anni passati
nell’Arma. Certo, l’asfissia dell’hinterland napoletano dove le
esperienze poliziesche (“Purtroppo carabinieresche non esiste”, scherza
lui) del Tucci si sono svolte ha poco a che vedere con la calura pulita
di Bracciano, con i lidi e i riflessi sul lago. Eppure in questo
intreccio di storie e vite s’avvertono il peso degli intenti criminali,
l’angustia di segreti inconfessabili e l’omertà di buoni e cattivi:
l’inesorabile e tragica consapevolezza della lotta contro un nemico
enorme.
Nessun commento:
Posta un commento