Dan Kavanagh
Duffy
2015
Pag. 179
Einaudi
Tornando stanco dal lavoro, Brian McKechnie non si aspettava certo di
trovare la moglie legata a una sedia del salotto e la casa invasa da una
terribile puzza di bruciato. E non è tutto. Dopo qualche tempo, il
telefono del suo ufficio squilla: è un certo Mr Salvatore che, signorile
e mellifluo, non tarda a chiedergli dei soldi. Dato che il commissario
Sullivan non gli è di nessun aiuto, McKechnie decide di rivolgersi a
Duffy, un ex poliziotto riciclatosi come detective privato. Duffy ha
molti scheletri nell'armadio, e le sue inclinazioni bisessuali gli hanno
procurato non pochi guai quando era un agente in servizio. Le indagini
lo portano a Soho, zona di cui in passato conosceva ogni segreto. Cinema
a luci rosse, sexy-shop, peep show, locali di strip-tease e dubbi
centri per massaggi: gli basta fare un giro per rendersi conto che il
mercato è ancora florido. Sono cambiate un po' di cose, ovvio, ma alcuni
monumenti restano: la prostituta Renée, ad esempio, che, amareggiata
dal malcostume dilagante nella professione, non disdegna di arrotondare
aggiornando un vecchio amico. All'astro nascente di Soho, Mr Salvatore,
però, non piace che la gente vada a ficcare il naso nei suoi affari.
Abiti raffinati e modi eleganti non devono ingannare: un macabro senso
dell'umorismo, associato a una passione per gli schedari, può essere
l'arma più pericolosa. Nelle sue accurate ricerche sul campo, Duffy
dovrà guardarsi le spalle, e non solo.
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