William McIlvanney
Il caso Tony Veitch
2014
Pag. 279
Feltrinelli
Nel
pronto soccorso del Victoria infirmary di Glasgow, i medici hanno
fretta. Ci sono malati di ogni genere, chi ha tempo di occuparsi
dell'agonia di un barbone alcolizzato? Ma Eck Adamson continua a
ripetere il nome dell'ispettore Jack Laidlaw, finché qualcuno si decide a
dargli retta. Le ultime parole di Eck, così come il biglietto che mette
in mano all'ispettore giunto al suo capezzale, sembrano il delirio di
un moribondo, ma sono più che sufficienti per solleticare il fiuto
investigativo e il senso di giustizia di Laidlaw, esacerbati
dall'indifferenza generale. Mentre lui indaga su questa pista e sulla
misteriosa scomparsa di uno studente universitario di nome Tony Veitch,
un altro decesso provoca ben più clamore in città: un noto sicario della
malavita è stato accoltellato, cosa che lascia presagire una lunga scia
di vendette tra bande rivali e che spinge la polizia a concentrare
tutti i propri sforzi su questo caso. Ma Laidlaw non ci sta. In una
Glasgow di stretta osservanza calvinista, lui crede ancora nella sua
religione laica, quella per cui l'unica strada verso la redenzione passa
attraverso la giustizia e la cura per il prossimo, chiunque esso sia.
Compresi gli ubriaconi senzatetto. Contro lo scetticismo di tutti,
prosegue cocciutamente le sue indagini, finché la verità non verrà
finalmente a galla.
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