Stefano Pastor
Figli che odiano le madri
2013
Pag. 606
Fazi
Bianca, Nora, Carla e Iside: una pediatra, una
donna senza scrupoli, una maestra e una giovane wicca. Quattro donne
molto diverse tra loro, ma tutte inconsapevoli pedine di un crudele,
macabro gioco. Nella stessa notte, ciascuna riceve la telefonata di un
bambino che la chiama "mamma" e la implora di salvarlo dalle atroci
torture a cui è sottoposto. A confermare che non si tratta di uno
scherzo, c'è un piccolo dito mozzato chiuso in una scatola di sigari e
avvolto in un panno di velluto nero. Finiranno per ritrovarsi a
Borgodimonte, un paesino isolato tra i boschi in cui ciascuna dovrà
affrontare il proprio passato: a breve distanza dal centro abitato,
giace abbandonata la clinica presso la quale tutte loro, da giovani,
sono state pazienti. Per quale motivo sono state condotte proprio nel
luogo dove la loro vita è cambiata per sempre? Intanto, nei dintorni sta
accadendo qualcosa di allarmante: legato a una quercia viene rinvenuto
il cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione, e negli
stessi giorni giunge in paese l'inquietante Vic, fotografo ritiratosi
dal mondo della moda e ossessionato dal tema dell'infanzia. All'ombra di
Borgodimonte agisce poi una comunità cristiana con usanze molto
particolari, ai limiti dell'eresia, retta da una guida spirituale che
tutti chiamano "la Madre". È proprio lei a nascondere nel profondo della
coscienza il terribile segreto che lega tra loro le quattro donne
giunte in paese per la definitiva, scioccante resa dei conti.
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