S.K. Tremayne
La gemella silenziosa
2015
Pag. 307
Garzanti
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera
che avvolge l'isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e
accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette
anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue
manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si
stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le
distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso
sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha
lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a
fuggire da tutto e da tutti su quell'isola nel mare della Scozia. Lì,
tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e
suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre
si avvicina l'inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa,
riflessiva, stranamente interessata a cose che prima non amava. Sempre
più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena
una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col
solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e
sussurra: "Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia.
Kirstie è morta, non io". Sarah è devastata e il tarlo del dubbio
comincia a torturarle l'anima. Cos'è successo davvero il giorno in cui
una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non
riconoscere sua figlia?
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