Maurizio Lanteri e Lilli Luini
Non tornare a Mameson
Fratelli Frilli Editori
Enrico Oliviero è un politico cinquantenne che dopo dieci anni come
consigliere alla Regione Lombardia non viene più rieletto. Ferito
nell’orgoglio e incapace di riabituarsi a una vita mediocre, compra una
baita a San Bernardo di Mendatica, sulle Alpi Marittime. Lì si
trasferisce, in segreto, abbandonandosi a giornate senza scopo e notti
affogate nell’alcool. Il suo isolamento, però, dura poco. Dal solaio
della nuova casa spunta fuori un quadro che prima lo affascina e poi lo
ossessiona. È opera del precedente inquilino – un pittore francese – e
ritrae una ragazzina che Enrico ribattezza Ophelia. Deciso a scoprirne
l’identità, inizia caute indagini fra gli abitanti del paese... ma la
percezione del pericolo arriva troppo tardi, quando l’incubo è ormai
iniziato. Il romanzo è scritto a tre voci: Enrico, Beatrice (la
giornalista che con lui ha una relazione – l’unica a cercarlo, e a
trovarlo), e una strana ragazza che parla con le marmotte.
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