Hans Tuzzi
La filglia più bella
2015
Pag. 158
Bollati Boringhieri
Giugno 1986. Mentre tutta l'Italia segue i
mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia
nelle campagne di Abbiategrasso: non è un incidente, ma l'assassino non
ha abusato sessualmente della vittima. L'indagine, partita male, viene
affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si
devono concentrare sulla cerchia dei famigliari. I quali, però, nella
loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi
l'uno con l'altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore.
L'attenzione del commissario si sposta perciò sulla cittadina, dove
tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in
realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti, Non
mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su
questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato
della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso
una carriera da attrice cinematografica. Coadiuvato da personale di
polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure
qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove...
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