Grazia Verasani
Senza ragione apparente
2015
Pag. 199
Feltrinelli
Autunno. Sullo sfondo di una Bologna umida e
grigia, Giorgia Cantini lavora al suo nuovo caso. Emilio, studente
diciassettenne in un liceo della città, si è suicidato senza ragione
apparente, lasciando solo un laconico messaggio: "Sono stanco". A otto
mesi dal fatto, la madre di Emilio è decisa a trovare i responsabili
morali. Giorgia si immerge così in un universo adolescenziale di serate
passate ad ascoltare musica hip hop, fumare canne e chattare, con i
primi amori che nascono e l'ansia del futuro. Ed è una stagione
decisamente malinconica quella in cui Giorgia si dibatte, perché ci sarà
un secondo suicidio sospetto e l'incubo di una notte in cui forse è
accaduto qualcosa di irreparabile. Senza contare la confusione degli
adulti, il crollo delle facciate dietro cui si nascondevano, la finzione
in cui sono calati e di cui i figli sono le vittime predestinate. In
uno scenario di precarietà di valori e sentimenti, e in una Bologna
specchio di un paese sempre più in crisi, si muove Giorgia. Vicino a
lei, la sua surreale assistente Genzianella e il capo della Omicidi Luca
Bruni, con il quale convive da pochi mesi, anche se il loro rapporto è
ancora un'incognita. E Mattia, il figlio sedicenne di Bruni, che aiuterà
Giorgia a capire qualcosa in più di una generazione costretta a
muoversi in un mondo sempre più ambiguo, dove le apparenze non sono più
salvabili e il senso delle cose è sempre più indecifrabile.
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