Arturo Perez-Reverte
Il cecchino paziente
2014
Pag. 253
Rizzoli
Ad
Alejandra Varela, detta Lex, specialista in arte urbana, piacciono le
donne, e non ne fa mistero. Ma ora che ha perso la sua compagna, Lita,
non le resta che il lavoro. Un incarico editoriale la mette sulle tracce
di Sniper, uno dei writer più famosi al mondo, un ribelle
apparentemente indomabile, protagonista di "interventi" ben oltre i
limiti della legalità, con conseguenze in qualche caso fatali per i
giovani che chiama all'azione. Quasi nessuno ne ha mai visto il volto,
nessuno conosce la sua vera identità. Un artista? Lui dice di non
esserlo, ripete che i suoi "pezzi" sono "guerriglia urbana". Eppure, se
qualcuno lo convincesse a esporre le sue opere e a farne un libro,
sarebbero in molti ad arricchirsi. Almeno all'inizio, è per questo che
Lex lo insegue da Madrid a Lisbona, da Verona a Napoli, immergendosi
sempre più nel mondo dei "graffitari", nei loro codici e nei loro
valori. Anche qualcun altro, però, sta cercando Sniper, con tutt'altre
intenzioni. E pedina Lex per arrivare fino a lui. Quello che allora si
scatena è un duello di intelligenze, un gioco di specchi tra cacciatori e
prede, tra schermitori che cercano il fianco debole dell'avversario. E
poi colpiscono. Sempre. Perché "il Fato è un cacciatore paziente" che
non perdona. Mai.
Nessun commento:
Posta un commento