La donna alla fermata
Fratelli Frilli Editori
Nella
storia si incontrano donne affette da innocue manie, preti reticenti,
ex repubblichini di Salò, tracotanti padroni di ville. Ambienti e
panorami tipicamente liguri fanno da sfondo in una vicenda dove la
fantasia si intreccia talvolta con la cronaca. Sarà del resto una
spigliata giornalista di TV locale che porterà - quando ormai non
sembrano esserci speranze - all'incriminazione del colpevole. Un
maresciallo dei carabinieri partecipa a un corso di addestramento che si
tiene a Genova. Lo accompagna una moglie giovane e bella che non
intende rimanersene sola a fare la calza. Il loro soggiorno in un
appartamentino di fronte al mare è movimentato da due omicidi: entrambi
di donne assassinate senza motivi apparenti. Il protagonista non
dovrebbe occuparsene, ma un "segugio" come lui non sa trattenersi. Nasce
così un'indagine che si snoda fra capoluogo ligure e Levante, in un
paesaggio unico per suggestiva bellezza, ma anche per certi aspetti non
proprio gradevoli. Il maresciallo Sebastiano Vitale comanda una stazione
dell'Arma da dove si vedono le Langhe e il Monviso. Inflessibile e
sagace tutore dell'ordine, si trova talvolta alle prese con il
caratterino di una moglie molto più giovane di lui, con tante virtù ma
pure qualche difettuccio. Riesce solitamente ad ammansirla, magari dopo
aver mandato giù qualche acida battuta sui carabinieri e sui di lui
difetti da "tarun" (tarun: come si dice in Piemonte). Ciò non di meno,
con le sue eccezionali capacità fiuta delitti e riesce a smascherare
assassini che si nascondono nelle pieghe di una realtà che è talora
soltanto apparente.
Nessun commento:
Posta un commento