Alfredo Annichiarico
Gli imperfetti
2015
Pag. - - -
Di Marsico Libri
A nove anni di distanza dalla “Visita di
Stato” che ha segnato pesantemente la sua vita professionale e privata,
portandolo a desiderare la morte, ritroviamo Vinzio Ferrari in una Roma
in ricostruzione post-bellica. Siamo nel ’47 e l’ex commissario,
salvato in extremis dal suicidio dalla prostituta Fernanda, e reduce da
prolungate cure psichiatriche che ne hanno in parte minato la memoria,
vive in campagna dedicandosi alle sue rose. Le
sue tranquille e solitarie giornate sono “vegliate” a distanza da una
misteriosa presenza: un’auto scura si ferma infatti quotidianamente
davanti al cancello del suo giardino per poi allontanarsi in fretta; ed è
questa auto che nota Lombardi, il collaboratore di Ferrari ora divenuto
a sua volta commissario, quando si rivolge al vecchio “capo” per
chiedergli consiglio. In
uno scantinato è stato trovato il cadavere di uno strozzino, nella cui
gola il medico legale ha rinvenuto un foglietto appallottolato sul
quale, in francese, è indicata la data del 16 marzo. L’uomo, prima di
essere ucciso, è stato torturato. Analoga triste fine ha fatto Fernanda,
la tenutaria di bordello, che in bocca aveva un biglietto con la
scritta “imparfaite”. Poco dopo anche monsignor De Rubertis – vecchia
conoscenza di Ferrari e Lombardi – viene rapito con la complicità
dell’infedele don Wilfredo, suo segretario. Chi
c’è dietro questi crimini, e quali oscuri scopi persegue? Il
commissario Lombardi, coadiuvato dal brigadiere Giglioni, sente di non
poter fare a meno delle intuizioni di Ferrari e nonostante la iniziale
resistenza di costui lo coinvolge nella difficile indagine.
(Fonte: Trama tratta dal sito Reportonline)
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