A. Casazza e M. Mauceri
Liguria criminale
Fratelli Frilli Editori
Dieci
omicidi insoluti in Liguria, in un arco di tempo di quasi vent'anni.
Dieci casi giudiziari che hanno attraversato un pezzo di storia
importante della nostra regione, dal luglio del 1978 allo stesso mese
del 1996. Eventi tragici che hanno scosso l'opinione pubblica e segnato
la vita delle persone che, a vario titolo, ne sono state coinvolte. Ma
soprattutto dieci storie umane che raccontano altrettante vite spezzate,
spesso nel fiore degli anni, come per esempio il caso di Nada Cella,
l'ultimo racconto, uccisa ad appena 24 anni. Tutti questi omicidi hanno
un denominatore comune: l'assassino (o gli assassini) non sono mai stati
trovati e sono ancora in libertà. Nessuno sta pagando per la morte di
Nada Cella, Maria Berruti, Giuseppina Ierardi, Donatella Manunta,
Gabriella Bisi, Luigia Borrelli o per i morti rimasti senza nome trovati
a Sant'Ambrogio di Zoagli, in una grotta sotto la scogliera di Nervi,
sul greto dei rio Torbella a Rivarolo o nel bosco del Boia a
Pietralavezzara. Ma un delitto è davvero insoluto quando nessuno ne
parla più. Finché la memoria sussiste, il caso non si può definire
davvero chiuso.
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