Simone Togneri
Arnoamaro
Pag.240
Fratelli Frilli Editori
Una
notte di primavera un’auto cammina a fari spenti sulla riva dell’Arno.
Scendono in tre. Aprono il bagagliaio, tirano fuori il corpo di una
donna e lo lasciano scivolare nel fiume. La mattina dopo il figlio
dell’assessore e candidato numero uno alla carica di Presidente della
Regione Toscana, rientra all’alba con le scarpe sporche di fango. Nello
stesso momento due genitori denunciano alla polizia la scomparsa della
figlia: Chiara Volpatti. 14 anni e un “posto per piangere”. Uno di quei
posti dove a nessuno è consentito di entrare. Uno di quelli dove
starsene da soli a soffrire in silenzio. A 14 anni ci si può ancora
illudere che basti a proteggere dal mondo. Il posto per piangere di
Chiara è una panchina nel Giardino della Fortezza da Basso, a Firenze. È
lì che si pensa subito di cercarla. Ma Chiara non c’è. Viene ritrovata
cadavere pochi giorni dopo, alla base di uno dei piloni di Ponte alla
Vittoria. Insieme a tutte le domande che porta con sé. Alla ricerca
delle risposte il commissario Franco Mezzanotte, che da bambino
nell’Arno ci faceva il bagno, e il suo uomo più fidato Simòn Renoir, che
del fiume cerca di cogliere ogni sfumatura di colore. Tutti e due sanno
che è lui il vero padrone. Lui che divide Firenze in due e separa i
buoni dai cattivi, i peccati dai peccatori. In
una città dove perfino l’arte e l’amore stentano a trovare la loro
dimensione, l’indagine di Simòn e Mezzanotte li porterà a capire che la
verità può costare cara. E che a volte le domande hanno le peggiori
risposte.
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