Salvatore Mannuzzu
Procedura
2015
Pag. 221
Einaudi
Sardegna
1978: mentre l'Italia intera è angosciata dalle notizie del sequestro
Moro, a Sassari il giudice Valerio Garau, che sta bevendo un caffè
insieme con la collega e amante Lauretta, cade riverso al suolo e muore
fulminato da un grano di cianuro di potassio. Omicidio, suicidio o
tragico errore? L'amante, l'ex moglie, qualcuno dei colleghi, il marito
dell'amante, tutti avrebbero avuto buoni motivi per liberarsi di lui. E
poi chi era davvero Valerio Garau? Un cinico, un seduttore, un bugiardo,
un ragazzo malcresciuto, un ingenuo? Il giudice chiamato dal continente
a far luce sull'impossibile caso si muove fra palazzi polverosi e
villette in abbandono, fotografie ingiallite e reperti archeologici,
furti di lettere e serrature violate, portando avanti un'istruttoria che
risulta ogni giorno più enigmatica, dentro un ambiente giudiziario
carico di gelosie, vigliaccherie, omertà. E, come ha scritto Natalia
Ginzburg, alla fine il giudice lascerà l'isola "dove si è piegato a
individuare il segreto d'un volto scomparso, avendo mescolato al destino
di quel volto la propria infelicità".
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