Marilù Oliva
Le sultane
2014
Pag. 238
Elliot
Tre
donne regnano sovrane sul palazzo popolare di via Damasco, a Bologna.
Sono soprannominate le Sultane e hanno dai settant'anni in su. C'è
Wilma, piccola e astuta mercante in grado di vendere l'acqua santa al
diavolo, che nomina incessantemente il suo morto. C'è Mafalda, la donna
più tirchia sulla faccia della Terra. E infine Nunzia, bigotta fuori e
golosa dentro, incapace di contenersi. Le loro imperfezioni sono state
marchiate a fuoco da una vita poco gentile: Wilma non sa fare i conti
col suo lutto e litiga in continuazione con la figlia Melania, una
disgraziata adescata da una setta satanica, che bussa alla porta solo
quando necessita di un piatto caldo; Mafalda è costretta ad accudire il
marito malato di Alzheimer; Nunzia, in delirio tra i suoi crocifissi,
trova sempre il tempo per estorcere pettegolezzi e per concedersi i
peccati che riesce ad arraffare. I loro desideri sono palliativi al
grande sconforto dell'indifferenza che suscitano. Sono ignorate da un
mondo a misura di giovinezza, un mondo incarnato dalla frastornante
vicina del secondo piano, Carmela, cui Wilma prova a chiedere maggiore
educazione e rispetto delle regole. Ma niente, quella continua a riderle
in faccia. Le vecchie sono abituate a non ricevere considerazione,
ragion per cui, quando improvvisamente l'esistenza le costringe a una
svolta forzata, osano quello che non hanno mai osato fare e rompono
tutti i tabù...
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