mercoledì 26 agosto 2015

Dan Wells: Io non sono un serial killer

Dan Wells

Io non sono un serial killer


2012

Pag. 281

Fazi


 

John Wayne Cleaver è, per sua stessa ammissione, un "tipo strano". A quindici anni, la sua occupazione preferita è aiutare la madre e la zia, che gestiscono l'obitorio di una piccola cittadina, a imbalsamare cadaveri ed è incapace di entrare in contatto emotivo con le persone. Ma soprattutto, a preoccuparlo, è l'ossessiva attrazione che avverte nei confronti dei serial killer, delle loro storie, dei loro macabri rituali. È in grado di snocciolarne usi e strategie, e disporli in un'inquietante enciclopedia del male. Una passione che gli appare come il presagio di una volontà superiore che lo inchioda al medesimo destino. Del resto, presenta strani sintomi: incontinenza notturna, piromania, impulso alla violenza sugli animali. E ancora: può essere solo un caso il fatto che i nomi di ben due serial killer del passato rimandino al suo nome di battesimo? John Wayne s'impone perciò alcune severe regole di comportamento per allontanare l'incubo che lo minaccia, mentre il dottor Neblin, lo psicologo da cui va una volta a settimana e che gli rivela la sua sociopatia, lo aiuta a scavare in se stesso. Ma tutto si complica via via che alcuni corpi vengono ritrovati orribilmente mutilati per le strade della città. Stavolta l'ossessione del ragazzo diventa realtà appena fuori di casa e il suo demone interiore è costretto a uscire allo scoperto, sulle tracce di quel mostro che, là fuori, sta lanciando una sfida che non è più possibile respingere.



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