martedì 13 ottobre 2015

Recensione "Il prezzo della giustizia" di Alan Brenham



Alan Brenham

Il prezzo della giustizia

Babelcube Inc.

(Traduzione di Monica R. Pelà)

 Rimasto vedovo di recente, il detective Jason Scarsdale del dipartimento di polizia di Austin indaga per risolvere gli omicidi di due pedofili. Nel frattempo, cerca anche di mettere ordine nella sua vita privata dedicandosi a crescere da solo la figlia di cinque anni. Durante le sue indagini, il detective finisce nel mirino di due comandanti del dipartimento che vorrebbero allontanarlo dal caso. Attratto da Dani Mueller, analista criminale della polizia di Austin che in passato ha sofferto per una terribile tragedia personale, Scarsdale lotta contro l'interesse che prova per lei e il sospetto che qualcosa non vada. . . Dani cela un segreto che potrebbe non solo costarle il suo lavoro, ma addirittura farle perdere la vita. . . Dani nasconde un tragico passato. Dopo che sua figlia è stata brutalmente uccisa, si è vendicata sull'assassino poi ha cambiato nome e si è trasferita ad Austin. Ma se il suo segreto dovesse mai venire scoperto, sa bene che non ci sarebbe alcun posto nel quale rifugiarsi per sfuggire alla ritorsione della perversa famiglia dell'assassino. Coinvolti in una rete di inganni e rancori, Scarsdale e Dani scoprono il prezzo di avere infranto le regole. E proprio quando sono convinti di avere ormai toccato il fondo, verranno trascinati ancora più giù. . .

Vero, puro, bellissimo thriller. In un sussegguirsi di colpi di scena, "Il prezzo della giustizia" incarna perfettamente il romanzo di genere statunitense con in più una ottima descrizione introspettiva dei personaggi. Personaggi non stereotipati ma veri, che suscitano profonde emozioni nel lettore. Diverse storie umane si incastrano in una trama che non perde mai un colpo, avvincente e coinvolgente. Fino al colpo di scena finale non sorprendente ma comunque ben strutturato e che segue un perfetto filo logico. Così come tutta la storia, assolutamente verosimile e purtroppo attuale, visto l'argomento trattato. Argomento che lo scrittore affronta senza scendere in particolari morbosi o particolarmente cruenti. Anche il sistema giudiziario statunitense, a volte ostico da capire per noi europei, viene descritto in maniera adeguata e semplice. Storia da leggere tutto d'un fiato. Praticamente perfetti i protagonisti: il detective Scarsdale ha la caratteristica di non essere il classico detective introverso, cupo. Ha i suoi pregi e i suoi difetti. La sua vita è stata sconvolta dalla perdita della moglie, che lo porta sull'orlo del suicidio, ma deve continuare ad andare avanti avendo la responsabilità di una figlia piccola. Un detective che cerca di rispettare le regole ma sa anche infrangerle quando si trova costretto. Con i suoi capi ha un rapporto difficile, burrascoso, ai limiti della sopportazione reciproca. L'incontro con l'analista Dani Muller, protagonista assoluta a pari di Scarsdale, determinerà una svolta. In definitiva tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera da far percepire i loro stati d'animo, le loro paure, l'amore, la malvagità. Ambientazione visivamente reale, anche se non particolarmente dettagliata, ma che rende l'idea dei luoghi in cui si svolge la storia: l'affascinante Texas, terra assolata e dura ben viva nei ricordi di noi giovani "anziani" cresciuti a pane e film "americani". Colpisce molto anche la scrittura di Alan Brenham: chiara, semplice e coinvolgente, aiutato molto nella versione italiana da una splendida traduzione, intensa e rispondente alle esigenze del lettore italiano. Un primo capitolo per un personaggio creato da uno scrittore che scalerà rapidemante le classifiche di vendita. Al pari dei tanti maestri di oltre oceano. Il romanzo è pronto anche per una trasposizione cinematografica a fronte di un'ottima sceneggiatura creata con oggettivi dati di fatto vista la militanza nelle forze di polizia dell'autore. E questo si nota molto anche durante la lettura. In conclusione un ottimo romanzo, adrenalinico e commovente. Fino all'ultima pagina. 

Buona lettura

Paolo Vinciguerra


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